Informazioni di nessun conto #1
Mi sono rinnovato il prestito di un’introduzione a Hobbes di un tal Arrigo Pacchi che non conosco.
Mi sono rinnovato il prestito di un’introduzione a Hobbes di un tal Arrigo Pacchi che non conosco.
Il politico confida, in fondo, che tutto andrà avanti pressappoco come prima.
Il rivoluzionario, invece, che confida che mai più tutto andrà avanti come prima (e manco “pressappoco”), oggi scarseggia e ci tocca di sorbire la sua versione sadico-anale.
…
Sorry, tutti ancora troppo coinvolti.
“Rimediare”, è vero, ha anche il significato secondario di “trovare inaspettatamente qualcosa che serva al momento”.
Senza stare a scomodare vocabolari autorevoli, “rimediare” significa “ovviare a un errore”. L’idea che si possa ovviare a un errore, poi, è intima dell’idea di divenire, in cui si oscilla dall’essere al niente e viceversa.
Ha avuto il suo nome molto presto, intorno ai due mesi: Cicciovainporta.
Io ho visto subito il muso largo e un modo di “fare” da imbranato.
Oggi, è evidente che controlla male le zampe posteriori e, in generale, ha poco equilibrio.
Ma è vispo, non soffre, solo si stanca prima di un gatto normale.
22/02/2022
Il relativismo è blurp, e stinco e gangio! il motivo è presto detto e presto effetto, il r è jovinero, spuco, non so se mi canto –
16/06/1977
1) sporgersi
2) tradire*
*Tradire è importante.
Prendere un impegno come sposarsi o accendere un mutuo o anche solo frequentare un corso di pittura significa certo “proiettarsi nel futuro”, ma questa è un’espressione già troppo ideologica, io propongo come più “descrittiva” la coppia di funzioni: ” traboccare e tradire”.
Scrivo tenendo per bussola l’esperienza del lettore che sono, ma, chissà perché, ho questa inclinazione a frustrarne gli automatismi.
Anche lo smartphone, adesso, mi assomiglia, con quel pezzo di scotch in alto a sinistra, a trattenere i frammenti del display calpestato (inavvertitamente, occorre dirlo?) dal mio tacco. Qualcuno ricorderà la tirata di Nanni Moretti, nella Stanza del figlio, contro le tazze sbeccate e, in generale, le cose non più intatte.